Modulo di adesione alla petizione per L'abbattimento delle barriere tecnologiche

Sottoscrittori:

Personale operanti nell'ambito ospedaliero, tra i degenti e il personale medico e paramedico e cittadini sensibili a queste problematiche.

Destinatari:

- Alla Presidenza della Repubblica
- ai ministri della salute, del lavoro e della innovazione e le tecnologie
- alla Commissione Interministeriale permanente per l'I.C.T. in favore delle categorie deboli e svantaggiate,
- agli organi politici e di informazione
- ai referenti italiani del progetto eEurope della U. E.
- alle associazioni dei disabili

CHIEDONO:

Di sollecitare l'adozione di misure idonee al superamento di situazioni discriminatorie e limitanti della capacità e dell'autonomia professionale dei fisioterapisti non vedenti,paradossalmente oggetto di un classico esempio di "digital divide", che ha poi ricadute in termini di un certo aggravio di lavoro per i loro colleghi normodotati e di possibili disservizi per i malati da trattare.
Infatti si dà il caso che la tecnologia, sia pure la più avanzata, sta rendendo sempre più inaccessibili strumenti che fino a qualche anno fa si usavano con estrema facilità e, in caso di difficoltà, era possibile escogitare delle strategie per arrivare ad interfacciarsi con essi e quindi usarli con disinvoltura ma, con l’avvento dei comandi e dei display digitali che visualizzano menù e sottomenù eccetera, pressoché nulla è consentito ai privi della vista con gravi ripercussioni nell’ambiente di lavoro.

Esistono gia' in teoria obblighi di legge che dovrebbero evitare tali situazioni di fatto discriminatorie, come ad esempio:
l’articolo 13 della legge 68/99,
le norme antidiscriminazione sul posto di lavoro (dlgs 216/2003),
soprattutto l’art. 4 della legge 9 gen. 2004, n. 4, nota anche come legge Stanca, recante:
"disposizioni per favorire l'accesso agli strumenti informatici a persone disabili".

Considerando altresì che le stesse risorse tecnologiche opportunamente adattate sono sicuramente d’aiuto, i fisioterapisti non vedenti chiedono che nel decreto del ministero dell'innovazione recante le norme tecniche di attuazione ai sensi dell'art. 11 della legge sopra citata, sia affrontato anche questo problema, in ipotesi in maniera analoga a quanto previsto nel "Reabilitation Act" americano (Section 508, 1194-25)per i prodotti digitali di tipo chiuso.
Si tratta di disporre che tutte le apparecchiature elettromedicali provviste di comandi e di display digitali, siano prodotte sistematicamente di serie e commercializzate dalle case costruttrici, gia' predisposte per permetterne l'autonomo uso da parte dei fisioterapisti della riabilitazione non vedenti.
Inoltre, Per le apparecchiature elettromedicali già esistenti, prevedere norme che ne favoriscano l’adeguamento ai criteri individuati di ’accessibilità ed usabilità, quali l’abbattimento dei tempi e dei costi per le nuove omologazioni.
Circa i criteri da individuare per rendere accessibili ed usabili gli apparecchi elettromedicali di nuova costruzione e quelli già in magazzino o collocati negli ambulatori pubblici o convenzionati, i fisioterapisti non vedenti ritengono possa rispondere allo scopo in modo semplice ed economico, la vocalizzazione dei display che permetta l'autonoma selezione della funzionalità desiderata, la gestione del timer nonche' la possibilita' di attivare e disattivare tale vocalizzazione, secondo le necessità dell’operatore.
Con l'occasione si sottolinea altresì la necessità di procedere in maniera analoga in direzione di una loro migliore accessibilità e uso autonomo da parte dei disabili, anche per gli strumenti di misura digitali quali: rulline metriche, calibri, multitester, color test, in clinometri, rilevatori metallici e cavi, eccetera, nonché le tastiere musicali e gli apparecchi elettromedicali di uso privato senza dimenticare i nuovi elettrodomestici.
Si ringrazia fin d'ora quanti, colleghi, medici, malati o semplici cittadini, vorranno con la loro adesione supportare e dare forza a questa piccola battaglia di civiltà tesa a dare, nel suo piccolo, attuazione pratica all'aforisma del grande manager Henri Ford:
"Il progresso non e' tale se non e' fruibile da tutti".
Primi firmatari:
Francesca Misseri - Donato Taddei - Angelo Tancredi
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0932905265.
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Francesca Misseri.




   
   
   
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sabato 22 maggio 2004 20.49.50